Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’infertilità è una malattia sociale, che oggi colpisce il 10% della popolazione maschile nel mondo. Ecco quali sono le cause e perché la prevenzione è fondamentale.
Si stima che in Italia una coppia su 5 abbia difficoltà a concepire e che nel 40% circa dei casi l’infertilità di coppia dipenda dall’uomo. Negli ultimi 40 anni il numero di spermatozoi medi presenti nel liquido seminale è diminuito del 52,4%.
Eppure sul tema dell’infertilità maschile esiste ancora un tabù. Prevale ancora l’idea che la responsabilità principale sia delle donne. Ciò fa sì che gli uomini, che non sono nemmeno più sottoposti allo screening che c’era un tempo con la visita di leva, non seguano programmi di prevenzione. Eppure l’infertilità sarebbe nella maggior parte dei casi reversibile o curabile con una diagnosi precoce.
L’infertilità è una malattia?- Le cause
Tra le principali cause dell’infertilità maschile ci sono patologie andrologiche che possono compromettere il numero e la qualità degli spermatozoi. Tra queste: il varicocele (dilatazione delle vene del testicolo); il criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli); la fimosi (restringimento del prepuzio); il frenulo corto, l’idrocele (raccolta di liquido nel testicolo). Queste patologie potrebbero essere individuate e trattate precocemente se si ci si sottoponesse a una visita andrologica periodica già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza.
Tra le cause di infertilità ci sono anche le malattie sessualmente trasmissibili.
In pochi sanno che la Clamidia, un’infezione sessualmente trasmissibile tra le più comuni, se non curata può portare all’infertilità. E che l’infezione da Papilloma virus (HPV), uno dei principali fattori di rischio di cancro genitale, se contratta dall’uomo può avere ripercussioni significative anche in termini di fertilità.
Anche l’obesità è correlata all’infertilità.
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Physiology, un grave aumento di peso è correlato a una peggiore qualità degli spermatozoi e a una riduzione dei livelli di testosterone, in maniera direttamente proporzionale all’aumento dell’indice di massa corporea (IMC).
La capacità di procreare è correlata, poi, oltre che ad altri fattori endocrini e genetici, anche fattori ambientali, quali: fumo, alcol, uso di droghe, esposizione a sostanze chimiche in ambiente lavorativo.
L’infertilità è una malattia?- L’importanza della prevenzione
Per arginare il problema dell’infertilità maschile è importante innanzitutto fare prevenzione fin dall’età adolescenziale. Già a partire dai 18 anni bisognerebbe imparare a fare un’autopalpazione dei testicoli, per individuare punti dolorosi o rigonfiamenti. Sempre a partire da questa età, bisognerebbe effettuare una periodica visita andrologica, con ecografia dei testicoli e spermiogramma. D’obbligo, inoltre, è utilizzare sempre il preservativo per proteggersi dalle infezioni che possono compromettere la fertilità.
Fondamentale è, infine, abbandonare le cattive abitudini. E quindi:
- fare attenzione ai chili di troppo;
- smettere di fumare;
- non tenere il cellulare in tasca;
- non assumere sostanze dopanti;
- evitare micro-traumi e surriscaldamento locale.
Fonti:
Redazione Mettiche
Ultimo aggiornamento: 27 febbraio 2019
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